Una ex-fornace per la produzione di mattoni, capannoni con il tetto di amianto che si trovano sotto la collina del comune di Quaranti (AT), tracce di una operosità evaporata nel tempo, uno dei tanti opifici dell’archeologia industriale nelle zone rurali della provincia italiana. Il documentario è il racconto di una vicenda che arriva all’improvviso a rompere la routine del quotidiano e causa la propagazione di un sentimento collettivo da stato d’emergenza.Nei vigneti del Monferrato, in un’area che coinvolge diversi comuni compresi tra i Territori Unesco, un proposito minaccioso getta lo sgomento tra gli abitanti della zona. È il piano relativo alla trasformazione dell’ex-fornace di Quaranti in laveria di fanghi industriali, con potenziali ricadute in termini di inquinamento ambientale e stravolgimento delle infrastrutture. Uno sfregio del paesaggio e la condanna a un declino economico garantito dal più che probabile deprezzamento di terreni, case e del prodotto agricolo principale, l’uva per fare il vino barbera. Una mobilitazione trasversale coinvolge le istituzioni locali della Comunità Collinare, l’associazionismo e una spontanea assemblea popolare. Dopo un lungo e articolato percorso legale, il progetto è prima sospeso e poi bloccato… ma nonostante tutto, i capannoni con il loro tetto di amianto proiettano ancora ombre inquietanti sui destini dell’intera comunità.
Titolo: NO FANGHI all’ex fornace di Quaranti
Regia: Alessandro Diaco
Consulenza scientifica: Elena dell’Agnese e Gilberto Marengo
Anno: 2023
Supporti: audiovisivo, digitale colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 18:10
Soggetto conservatore: GreenAtlas
Complesso archivistico: GreenAtlas