Saluti carissimi… dal parcheggio
Il paesaggio italiano nelle cartoline “brutte” del boom economico
A cura di Lorenzo Bagnoli e Pietro Agnoletto
La cartolina postale, esempio molto comune fino a qualche anno fa di narrazione visuale dei territori turistici, è particolarmente utile per testimoniare il cambiamento di percezione da parte della società nei confronti dei conflitti ambientali. Infatti, essa era un prodotto commerciale che da una parte doveva interpretare il gusto turistico dominante per poter essere acquistata, ma dall’altra rispondeva anche a finalità di costruzione – e di veicolazione presso l’Altrove – dell’immagine turistica di una località. Dall’analisi visuale delle cartoline, conservate in archivi pubblici o privati, emerge come spesso parcheggi, arterie stradali, mezzi di trasporto, benzinai, stabilimenti industriali, cantieri, condomini o tralicci della corrente elettrica – tutti attentamente evitati nelle rappresentazioni turistiche di oggi – non venivano allora percepiti quali oggetti deturpanti il paesaggio nemmeno durante un periodo di vacanza. Essi erano talvolta semplicemente “accettati” come normali, talaltra addirittura “apprezzati” quali elementi che testimoniavano progresso e sviluppo di una località turistica, tanto più alla moda quanto più di massa.
Le fasi iniziali della ricerca sono state pubblicate su Digitouring, archivio digitale del Touring Club Italiano, nella sezione “Storie dal TCI”.
Inoltre, un articolo sulla ricerca in corso è stato pubblicato sul sito del Touring Club Italiano.