In “Strada provinciale delle anime” Gianni Celati percorre il Delta del Po, a bordo di una corriera azzurra, insieme ad amici e parenti, per realizzare un’opera a metà strada tra il diario di viaggio e il reportage nell’area che fa da sfondo a uno dei suoi ultimi libri di racconti, “Verso la foce” (1989). Li segue, in auto, l’amico e fotografo Luigi Ghirri. Da questo viaggio è nato un documentario poetico, sulle storie di terra e acqua, fra Emilia Romagna e Veneto, dove il Po abbraccia il mare.
Nella sequenza “Oggi andiamo tra le valli d’acqua. Conversazione con sindaco”, Celati ha una conversazione il sindaco di Comacchio, sull’importanza del turismo per l’economia della zona. L’incontro diventa occasione per toccare il tema dell’immagine (già affrontato precedentemente con Ghirri). Il sindaco, in riferimento al Parco Naturale Regionale del Delta del Po, cita la necessità di vendere e “creare immagine”, riducendo il paesaggio a prodotto di consumo. Celati interpreta le parole del sindaco come la descrizione di un processo di “americanizzazione”, di vendita di qualcosa che diventa immagine, il doppio di se stesso.
Scheda tratta dall’approfondimento: Biodiversità nel delta del Po: trasformazioni ambientali e immaginario cinematografico
TIMECODE: 27:00-32:50
Sequenza “Oggi andiamo tra le valli d’acqua. Conversazione con sindaco”.
Titolo: Strada provinciale delle anime
Regia: Gianni Celati
Anno: 1991
Supporti: audiovisivo, analogico colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 58:00
Soggetto conservatore: Acrostico
Complesso archivistico: N/A