Più che un documentario, “Veleni d’Italia” si propone come uno strumento audiovisivo d’informazione e di analisi sui problemi della nocività industriale. Partendo dall’incidente di Seveso, ricostruito con immagini cinematografiche e fotografiche e con grafici, l’audiovisivo si sviluppa – sulla base di un’intervista con la scienziata Laura Conti, di testimonianze di sindacalisti, esponenti politici, scienziati e di immagini sui luoghi e sulle situazioni più significative in rapporto al problema della nocività industriale – come una riflessione sulla salute nelle fabbriche e sul territorio, sulle misure da adottare per salvaguardare i cittadini e i lavoratori nell’ambiente in cui vivono e svolgono la propria attività, sulla necessità di un controllo democratico nei confronti dei processi industriali e dell’organizzazione del lavoro. (fonte: AAMOD)
TIMECODE: 11:30-16:28
A partire dall'incidente alla fabbrica di cosmetici Icmesa di Seveso (10 luglio del 1976), con lo sprigionamento di una nube diossina, viene effettuata una disamina della diffusione delle malattie professionali nei processi di lavorazione industriale italiana.
Titolo: Veleni d’Italia
Regia: Ugo Adilardi, Massimo Crippa, Ansano Giannarelli, Paola Morico, Carla Simoncelli
Anno: 1976
Supporti: audiovisivo, pellicola b/n e colore
Genere: documentario, inchiesta, non fiction
Durata: 16:28
Soggetto conservatore: Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD)
Complesso archivistico: Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD)