Il difficile rapporto dei palermitani e il loro mare, negato, abbandonato.
Il documentario narra di come si siano voltate le spalle alla costa con una speculazione edilizia senza freni che ha coperto la distesa salmastra ai più, e di come l’inquinamento abbia imbruttito le spiagge e reso il mare una “tavolata di schiuma marrone, con un orlo di sabbia e detriti”. Ma in questa negatività, appaiono alcuni personaggi che lottano per riconquistare uno spazio andato perduto. Come il giovane palermitano che, non trovando lavoro, decide di riqualificare l’ultima spiaggia balneare nel centro della città, Porticciolo Sant’Erasmo; oppure la direttrice di un museo che tenta di promuovere l’identità legata al mare di Palermo.
TIMECODE: 02:30-03:58
Roberto Alajmo legge un segmento del suo libro Palermo: È una cipolla (2005) in cui descrive come il mare è spesso nascosto da edifici e muri a Palermo, e quando è visibile è inquinato e sporco. Queste le sue parole, evocate anche dalle immagini:
“Chi l’ha visto mai, il mare, nella città? Se solo tu fossi un viaggiatore più intraprendente dovresti provare a percorrere tutta la costa da Sud-Est a Nord-Ovest, da Settecannoli fino a Sferracavallo, se ci riesci. Prova, se ci riesci, a tenerti con l’automobile il più vicino possibile al mare, fermandoti ogni volta che puoi vederlo o ti pare sia raggiungibile. Già alla partenza, non vedresti altro che un continuum di muri e staccionate. Ad Acqua dei Corsari finalmente, il mare, si vede; ma sarebbe meglio che non si vedesse per quanto è fetente e per quanto è fetente la spiaggia.
Titolo: L’ultima spiaggia di Palermo
Regia: Joao Prado
Anno: 2018
Supporti: audiovisivo, digitale colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 27:07
Soggetto conservatore: João Pedro Prado
Complesso archivistico: N/A