Il regista siciliano Francesco Cannavà racconta il dramma vissuto dagli abitanti della città di Augusta, sede del polo petrolchimico siracusano. Soffermandosi sulle persone, sugli attivisti che cercano un cambiamento e sulle vittime di cancro alla ricerca di risposte, il regista non esplicita la sua posizione, lasciando invece parlare gli intervistati sia fuoricampo, che diegeticamente. Le immagini della zona industriale, spesso ripresa con campi lunghi, fanno da contrappunto alla narrazione del film localizzando e contestualizzando le tesi degli intervistati. La manifestazione, punto cardine di tutto il film, viene resa in tutta la sua drammaticità con i suoi silenzi e il suo simbolismo tendente a una religiosità rievocata anche dal titolo. Il regista sceglie di approcciare il conflitto ambientale in funzione antropocentrica nel momento in cui non si sofferma sui possibili danni del polo industriale sull’ambiente o sugli animali non-umani, ma affronta unicamente il problema dell’inquinamento in relazione alla salute delle persone.
Sinossi: https://www.cinemaitaliano.info/veneranaugusta
Nomination nel 2018 per il Nastro d’Argento: Cortometraggi Segnalati per l’Impegno Civile
TIMECODE: 00:00-02:36
Il dramma vissuto dagli abitanti della città di Augusta, sede de polo petrolchimico siracusano, vittime di un elevatissimo tasso di malattie oncologiche.
Titolo: Veneranda Augusta
Regia: Francesco Cannavà
Anno: 2017
Supporti: audiovisivo, digitale colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 02:36
Soggetto conservatore: Francesco Cannavà; 8 Road Film, Recplay; CinemAmbiente
Complesso archivistico: Francesco Cannavà