Cencio ha trent’anni. Ha una fidanzata. Ha un lavoro onesto come pescatore. Ha debiti. Anzi, è sommerso dai debiti.
Preso dallo sconforto, si rivolge a Cesare, un ristoratore dai modi affabili, ma con intenzioni poco chiare e dei legami con persone potenti e pericolose. La loro collaborazione porta a Cencio soldi e ricchezza, ma allo stesso tempo lo allontana dai suoi affetti e dai valori in cui aveva sempre creduto.
Il settore della pesca in crisi e le sempre attuali ecomafie. Cosa potrà andare storto?
TIMECODE: 02:06-02:50
L’introduzione del ristoratore Cesare. Rimane contrariato quando Cencio gli porta delle triglie: non importa se la pesca del bianchetto o del tonno rosso è illegale, i clienti glielo chiedono e Cesare è disposto ad accontentarli a qualsiasi costo.
TIMECODE: 06:40-07:37
Cencio ha accettato di smaltire rifiuti tossici gettandoli in mare dal suo peschereccio. La sequenza lo vede dirigersi alla barca, per poi spostarsi in alto mare. La musica fa da commento sonoro all’attività criminale del ragazzo, conscio di quello che sta facendo. Lo si vede solo, rinchiuso nella cabina illuminata di un blu spettrale. L’ultimo quadro è la poppa della barca, spaventosamente simile ad un patibolo.
Titolo: Acquamara
Regia: Edoardo Viterbori
Anno: 2019
Supporti: audiovisivo, digitale colore
Genere: fiction
Durata: 15:22
Soggetto conservatore: Edoardo Viterbori
Complesso archivistico: N/A