Il Museo Sottomarino di Talamone è un progetto dell’Associazione “Casa dei Pesci”, che nasce nel 2012 con lo scopo di salvaguardare gli ecosistemi marini e la loro biodiversità per le future generazioni. Si ispira all’iniziativa di Paolo Fanciulli, pescatore artigianale, attivista e guida ambientale, sulla protezione della costa della Maremma mediante barriere di blocchi di cemento, che favoriscono il ripopolamento ittico e impediscono la pesca a strascico illegale. Dal 2015 al 2023 sono state posizionate sui fondali 44 sculture di marmo di Carrara, realizzate da artisti italiani e stranieri. Il video propone un viaggio alla scoperta delle opere nel loro collocamento attuale. Raggiunto il borgo di Talamone (Comune di Orbetello), il Museo è accessibile a nuoto partendo dalla spiaggia del “Bagno delle Donne”. In condizioni meteo favorevoli, le opere sono visibili anche nuotando in superficie con maschera e boccaglio. Per una visita più completa, è opportuno l’utilizzo di attrezzature per immersioni subacquee. Il progetto intende espandersi ad altre aree della costa della Maremma, in modo da diffondere, con nuove sculture, il messaggio sull’importanza dei fondali marini che la Casa dei Pesci vuole portare all’opinione pubblica. Ulteriori 20 blocchi di marmo, con incisioni ispirate alle Contrade di Siena, sono collocati sui fondali di fronte alla spiaggia di Alberese, a salvaguardia della posidonia e rifugio della fauna ittica.
Titolo: Casa dei Pesci Autore: Alessandro Tommasi Anno: 2024 Supporti: audiovisivo, digitale colore Genere: documentario, non fiction Durata: 04:01 Soggetto conservatore: Casa dei Pesci Complesso archivistico: N/A
Scroll Up
Il nostro sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Puoi consultare la nostra Cookie Policy per maggiori dettagli e informazioni.
Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.
Per motivi di perfomance, utilizziamo Cloudflare come rete CDN. Questo salva un cookie "__cfduid" per applicare le impostazioni di sicurezza per ogni client. Questo cookie è strettamente necessario per le funzionalità di sicurezza di Cloudflare e non può essere disattivato.
Questo cookie è impostato da Google. Oltre a determinati cookie standard di Google, reCAPTCHA imposta un cookie necessario (_GRECAPTCHA) quando viene eseguito allo scopo di fornire la sua analisi dei rischi per prevenire azioni di spam.
_GRECAPTCHA
I cookie di preferenza consentono a un sito Web di ricordare le informazioni che modificano il modo in cui il sito web si comporta o si mostra, come la tua lingua preferita o la regione in cui ti trovi.
Registra un ID univoco per statistiche legate a quali video YouTube sono stati visualizzati dall'utente. Si tratta di un cookie di sessione, non può essere disattivato e viene eliminato una volta chiuso il browser.
YSC
Save
Attenzione
Per questo contributo non è possibile utilizzare il player dell’Atlante e visualizzare automaticamente il timecode selezionato dai ricercatori che può essere quindi raggiunto solo manualmente. La descrizione di ciascun timecode è consultabile dall’apposito menù a tendina.
Come collaborare
Il progetto prevede non solo la collaborazione con enti ed istituzioni che si occupano della raccolta e della catalogazione di materiali fotografici e audiovisivi ma anche il coinvolgimento di altri soggetti – cittadini, organizzazioni indipendenti, etc. – che vogliano inviare o segnalare possibili contributi di interesse per la ricerca.
In questa prima fase, è possibile mettersi in contatto con il team di lavoro via e-mail o utilizzando i nostri canali social, in futuro non si esclude di attivare anche un canale dedicato sul sito per il caricamento diretto di contributi da parte degli utenti.
Greening the visual: un’introduzione
Il progetto mette insieme tre unità di ricerca – afferenti all’Università di Milano-Bicocca, IULM e Tor Vergata – che lavoreranno sul paesaggio italiano tenendo conto del fatto che questo si compone di diverse realtà e cercando di costruirne una tipologia. L’unità IULM si focalizzerà sul paesaggio urbano industriale, quella di Tor Vergata sul paesaggio rurale e quella di Milano-Bicocca sul paesaggio marino.
Il lavoro di ricerca consisterà innanzitutto nell’indagare come è stato rappresentato il paesaggio italiano dagli anni del boom economico in poi e come viene rappresentato ancora oggi. Quindi, analizzando le diverse modalità di rappresentazione, che sono cambiate nel corso del tempo, si cercherà di capire se alla base di queste diverse modalità di rappresentazione ci sia anche un approccio differente all’ambiente, quello che noi chiamiamo “un diverso discorso ambientalista”. In questo caso l’interrogativo è quello di individuare quale sia l’obiettivo, l’idea di fondo della rappresentazione: se quello di proteggere, di preservare, oppure di conservare, o se c’è un’idea che pone particolare attenzione agli animali, se c’è un approccio antropocentrico o se invece siamo in grado di liberarci dallo specismo.
C’è una complessità teorica alla base di questo progetto dovuta anche al tentativo di mettere insieme le diverse competenze coinvolte, perché lavorare sulla rappresentazione del paesaggio significa evidentemente anche costruire un dialogo fra geografi ed esperti di media audiovisivi.
Greening the Visual: an Environmental Atlas of Italian Landscapes è quindi di un progetto importante e complesso della durata di tre anni che speriamo porti anche a dei risultati appetibili dal punto di vista del pubblico. Infatti, tra gli obiettivi del progetto, c’è anche che questo atlante possa diventare uno strumento educativo, per cui parte della ricerca coinvolgerà anche le scuole e si concentrerà su come il materiale audiovisuale possa essere utilizzato per scopi didattici
(Tratto dall’intervento di Elena dell’Agnese, coordinatrice del progetto, in occasione del Convegno SIMTUR 2020).