Il filmato spiega come la rarefazione di molte specie di animali in Italia è la conseguenza della distruzione di ambienti ecologici, di bonifiche inutili, dell’uso indiscriminato dei pesticidi e dei veleni diserbanti. Questo primo “incontro con la natura” analizza la più importante di queste cause: la mancanza di habitat naturale.
Se un tempo i territori costieri ricchi di lagune dell’Italia offrivano un habitat ideale per la sosta degli uccelli durante le migrazioni regionali, ora: “mentre gli uccelli continuano a sorvolare le nostre regioni ignorandole, le autorità competenti sorvolano il problema ignorandolo del tutto”.
Il lago di Burano, oasi WWF e esperimento di rifugio faunistico, rappresenta una notevole eccezione. Oltre all’indubbia utilità per la protezione selvaggina, si rivela indispensabile per gli studiosi e un utile contatto con la natura per i visitatori (cittadini ma anche cacciatori), facilitando lo sviluppo di un diverso rapporto con l’ambiente.
Scheda tratta dall’approfondimento: Biodiversità in Maremma toscana: tra paludi, bonifiche e riserve naturali
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Il lago di Burano, oasi WWF e esperimento di rifugio faunistico.
Titolo: L’oasi di Burano
Regia: N/A
Anno: 1970
Supporti: audiovisivo, pellicola b/n
Genere: reportage, non fiction
Durata: 00:07:31
Soggetto conservatore: Archivio Luce
Complesso archivistico: Panorama Cinematografico / PC275