La fotografia sintetizza la complessità del paesaggio terrestre e marino dell’Asinara, che è dominato dalla macchia mediterranea ed è caratterizzato da un ambiente marino con un’elevata integrità e diversità delle comunità floro-faunistiche e da un’ottima qualità delle acque. Nella zona tra Cala d’Oliva e Punta Trabuccato e in particolare nella Rada della Reale il fondale è prevalentemente sabbioso e ospita estese praterie di Posidonia oceanica, una pianta marina endemica del Mediterraneo protetta ai sensi della Direttiva Habitat 92/43 CEE (habitat prioritario 1120) per la grande importanza che ricopre per l’equilibrio delle coste e dell’ambiente marino‚ tanto da essere considerata un “bioindicatore”. Le praterie di Posidonia oceanica infatti forniscono servizi essenziali, come quello di aumentare la biodiversità marina, offrendo aree di pascolo, riparo e riproduzione per molte specie, intrappolare il carbonio sottraendolo all’atmosfera, costituire una difesa naturale delle coste dall’erosione, consolidando il fondale sottocosta e smorzando la forza delle correnti e delle onde.
Le foglie che naturalmente cadono dalla pianta possono arrivare sulle spiagge in seguito a mareggiate e formare accumuli anche imponenti, fino ad alcuni metri di altezza, chiamati banquettes. Purtroppo però loro presenza nelle aree a vocazione turistico-balneare è poco gradita ai bagnanti che la considerano un rifiuto piuttosto che una componente naturale propria del litorale, e come tale, un fastidio da rimuovere.
La fotografia vince la menzione speciale “Area costiera”, dell’edizione 2022 del concorso fotografico Obiettivo Terra.
Cala d'Oliva (2019)
Parco Nazionale dell'Asinara
Titolo: Cala d’Oliva (Parco Nazionale dell’Asinara)
Autore: Virginia Salzedo
Anno: 2019
Supporti: fotografia, digitale colore
Genere: reportage
Soggetto conservatore: Fondazione UniVerde
Complesso archivistico: Obiettivo Terra