ll titolo rimanda a una riflessione di Goethe di fronte alla campagna romana. Dopo una illustrazione dell’espansione edilizia e della bonifica dell’Agro Pontino, il documentario mostra il connubio tra tutela di beni culturali e salvaguardia dell’ambiente nella creazione del Parco archeologico dell’Appia Antica.
TIMECODE 00:30-4:05
La radicale trasformazione 'sta cancellando l'antico aspetto della campagna romana', mentre le aree edificate avanzano e scompare il 'panorama tradizionale', lasciando solo lembi di natura. Si evince una preoccupazione per l'invasività del cemento, data anche la velocità dell'espansione. Non solo cemento, ma anche agricoltura intensiva che modella i rilievi, idrovore aspirano acque delle paludi, la prosecuzione di quelle bonifiche pre-belliche avvenute in provincia di Latina. 'Trionfa una nuova natura...gli ordinati campi sostituiscono il latifondo', ovvero qualcosa rimane della campagna di un tempo, come bufali e cavalli al pascolo, ma l'agricoltura intensiva diventa il modello dominante che trasforma il paesaggio agricolo. Al contempo, si nota un 'habitat biologico eccezionale' da proteggere, una dimostrazione della consapevolezza di sottoporre a tutela le aree naturali sopravvissute.
TIMECODE 05:22-07:10
Le istituzioni intervengono a protezione della 'bellezza panoramica della campagna romana', fondando un parco che include anche Villa dei Quintili. Archeologia e natura convivono così in un luogo non solo da preservare, non più soltanto 'qualcosa da ricordare' ma anche da ammirare, ponendo le basi per una valorizzazione del territorio attraverso la sua fruizione. Vengono inoltre istituite severe le disposizioni legislative sulla caccia, per salvare la fauna della macchia mediterranea.
Titolo: Qualcosa da ricordare
Regia: Fabrizio Palombelli
Anno: 1959
Supporti: audiovisivo, pellicola colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 10:27
Soggetto conservatore: CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa
Complesso archivistico: Fondo Videa