L’origine e lo sviluppo del lanificio Zegna a Trivero, nel biellese, in rapporto alla considerevole necessità d’acqua per il proprio processo produttivo (lavaggi, tintura, processi basati sul vapore e finissaggi di vario tipo richiedono ingenti volumi d’acqua). Necessità che condurrà alla creazione di un “torrente” dove non c’era, un torrente ricavato per lo più dai due rivi più prossimi, un torrente che non scorre accanto o ai piedi dello stabilimento come nelle vallate, ma che si genera dentro la fabbrica, sommando quasi goccia con goccia. Successivamente, per amplificare la produzione tessile e rendersi il più possibile autonomo anche in chiave energetica, Ermenegildo Zegna deciderà di intervenire sul bacino del Sessera per impiantare una centrale idroelettrica. Negli ultimi anni altri due piccoli impianti idroelettrici attivati lungo il Sessera hanno incrementato il sistema di produzione energetica ecosostenibile del lanificio (fonte: Fondazione Zegna)
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Per amplificare la produzione tessile e rendersi il più possibile autonomo anche in chiave energetica, Ermenegildo Zegna decide di intervenire sul bacino del Sessera per impiantare una centrale idroelettrica. Negli ultimi anni altri due piccoli impianti idroelettrici attivati lungo il Sessera hanno incrementato il sistema di produzione energetica ecosostenibile del lanificio.
Titolo: Zegna e l’acqua: più di un secolo di buone pratiche
A cura di: Danilo Craveia
Anno: 2020
Supporti: audiovisivo, digitale colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 05:49
Soggetto conservatore: Fondazione Zegna
Complesso archivistico: N/A