Il documentario, ripercorrendo il tracciato da Ingolstadt sino in Italia, illustra la progettazione e la costruzione del terminale a mare dell’oleodotto transalpino di Trieste ad opera del consorzio Dalmine, Micoperi, Interconsult, c.m.F., Montubi, c.i.m.i. per la Tubificio di Dalmine.
Molte le riprese di lavoro all’interno dei cantieri di Zaule e di San Rocco in Muggia. Fonte: Fondazione Ansaldo.
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Trieste è 'uno dei più importanti porti petrolio del Mediterraneo' , punto nodale per il congiungimento tramite un oleodotto del Mare Adriatico con l'Europa centro-orientale, per trasportare quello che viene definito 'sua maestà il petrolio', ovvero la risorsa energetica fondamentale del sistema economico.
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'Una realtà è nata come se fosse sorta dal mare...compie il miracolo di cambiare il volto ad un porto e restituisce a Trieste il ruolo di polmone europeo', di cui il petrolio ne è l'ossigeno.
Titolo: Il porto cambia volto
Regia: Renato Salvi
Anno: 1967
Supporti: audiovisivo, pellicola colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 20:00
Soggetto conservatore: Fondazione Ansaldo
Complesso archivistico: Fondazione Ansaldo