Cortometraggio di finzione girato nel 2008, il cui protagonista, Marcello, è un praticante di pesca d’apnea. La prima parte del film è incentrata sulla pesca e sul paesaggio marino di Trapani: vengono mostrati i punti di riferimento necessari per orientarsi in mare aperto e viene enfatizzato il fondale marino in tutta la sua bellezza, tra fauna ittica e alghe. La seconda parte, invece, capovolge completamente l’immaginario del mare veicolato precedentemente: non è più un luogo estetizzante o una fonte di sostentamento economico; bensì un cimitero e una barriera per chi cerca una vita migliore in Italia. Difatti, vengono mostrate le vittime di una tratta di immigrati clandestini finita in tragedia di cui rimane solo un sopravvissuto il quale, nel finale, viene salvato da Marcello e con cui ha un dialogo pregno di drammaticità.
TIMECODE: 08:00-09:45
Marcello è sott’acqua a praticare la pesca in apnea con in mano un fucile subacqueo. Mentre nuota osserva i vari pesci, alla ricerca di qualche preda. Una volta trovata, si nasconde nel fondale marino e prende la mira. Nel frattempo Mimì, addormentatosi, ha perso i punti di riferimento, ossia il Castello di Venere a Erice e porta Ossuna. Lo risveglia un tonfo. Pensando che sia Marcello va a controllare scoprendo con orrore la presenza di cadaveri di clandestini, presumibilmente affondati in un incidente. Il panico del ragazzino che fugge dalla scena fa da contrasto alla calma di Marcello, il quale, affascinato dal pesce, lo lascia andare, abbracciando una roccia.
Titolo: Mare Nostro
Regia: Andrea D’Asaro
Anno: 2008
Supporti: audiovisivo, digitale colore
Genere: fiction
Durata: 20:51
Soggetto conservatore: Elimi Dei Mulini
Complesso archivistico: N/A