“Terra ca nun dormi” è un viaggio tra gli antichi mestieri, dentro la Sicilia degli anni 50.
Attraversata la città operosa, si giunge al mare dove i pescatori lottano in mezzo all’acqua e sudano per portare a casa la cena. Infatti, nelle tiepide acque che separano la Sicilia e la Calabria, durante la bella stagione, i pesci spada depongono le uova e i pescatori attendono questo momento per dare il via alla pesca.
Alcune scene del corto d’animazione sono ispirate al documentario “Tempu de lu pisci spata”, un micro-mondo che, per timore che scomparisse, Vittorio De Seta volle custodire e fissare sulla pellicola.
TIMECODE: 00:04-00:11
Un pesce spada nuota tra le acque del mare.
TIMECODE: 01:10 - 02:12
La vedetta guida le barche e avvista la preda. L'inseguimento ha inizio. In sottofondo si odono le grida e le voci affannate dei pescatori. Il fiociniere è pronto a colpire il pesce spada che cerca di sfuggire alla morte, ma invano. Il pesce, privo di vita, viene issato in barca e in sottofondo si ode un canto tradizionale siculo. Gli uomini, al tramonto, tornano a riva.
TIMECODE: 02:48 – 03:08
Un uomo passeggia in spiaggia scrutando l’orizzonte del mare, nei suoi occhi la stessa immagine iniziale del pesce spada che nuota libero tra le acque salate dello stretto.
Titolo: Terra ca nun dormi
Regia: Marco Rinicella, Francesco Mescolini e Valentino Presti
Anno: 2020
Supporti: audiovisivo, digitale a colore
Genere: animazione, fiction
Durata: 03:35
Soggetto conservatore: Gruppo Talè
Complesso archivistico: N/A