Secondo film della “Trilogia della guerra antifascista di Roberto Rossellini”, considerato uno dei capolavori del Neorealismo italiano, “Paisà” rievoca in sei episodi l’avanzata delle truppe alleate in Italia, dallo sbarco della flotta anglo-americana in Sicilia la notte del 10 luglio 1943 alle lotte partigiane nel Nord Italia, durante l’inverno del ’44, pochi mesi prima della fine della guerra.
L’ultimo episodio è ambientato alla foce del Po (lungo gli argini del fiume a Porto Tolle e nella Sacca di Scardovari), dove partigiani ed ex prigionieri americani vivono alla macchia, scontrandosi contro i tedeschi che risalgono il fiume su pesanti barche armate. Nella battaglia combattuta fra le paludi del Polesine, non mancano le violente rappresaglie dei nazifascisti contro i partigiani, ed anche sui civili inermi.
L’episodio si apre con l’immagine di un cadavere di partigiano trascinato dalla corrente, una scena tragica a cui Rossellini aveva assistito più volte durante i suoi viaggi sul Po. La natura diviene partecipe della tragedia e il paesaggio emerge nella sua connotazione precisa, con i suoi canneti, il grande ramo del fiume, i numerosi canali che s’intersecano e sviluppano in una vasta palude.
Scheda tratta dall’approfondimento: Biodiversità nel delta del Po: trasformazioni ambientali e immaginario cinematografico
TIMECODE: 00:00-03:12
L’avanzata delle truppe alleate in Italia, dallo sbarco della flotta anglo-americana in Sicilia la notte del 10 luglio 1943.
Titolo: Paisà (sesto episodio)
Regia: Roberto Rossellini
Anno: 1947
Supporti: audiovisivo, pellicola b/n
Genere: fiction
Durata: 00:03:12
Soggetto conservatore: The aesthetic of the Image
Complesso archivistico: N/A