Nisida, l’«isoletta»
Di Elena dell’Agnese
Nisida, l’«isoletta»
Geotema | Rivista pubblicata da AGei
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Nisida, piccola isola di origine vulcanica situata di fronte a Posillipo, nei Campi Flegrei, ha riassunto, nelle proprie vicende storiche, varie funzioni, talora di senso opposto fra loro: sede di villeggiatura per ricchi in epoca romana, è stata poi bastione di difesa, lazzaretto, base militare, carcere; attualmente ospita un Istituto Penitenziario per Minorenni e per questo è chiusa al pubblico. Per il futuro, c’è però chi propone di spostare l’istituto detentivo per farne un resort turistico. Immagine ricorrente nelle incisioni e nelle vedute paesaggistiche ottocentesche, oggetto di visite di intellettuali e di polemiche politiche, legate alle condizioni dei detenuti, nel momento di passaggio fra il regime borbonico e l’Italia unita, Nisida scivola poi, nel corso del Novecento, nell’oblio (tanto che, come cantava Edoardo Bennato nel 1982, «è un’isola, ma nessuno lo sa»), per poi ritornare al centro dell’attenzione mediatica grazie al grande successo della serie televisiva Mare fuori (2020-…), che, pur non essendo ambientata sull’isola, rappresenta le vicende di un Istituto Penale per Minorenni napoletano, ispirate a quelle dei ragazzi di Nisida. In questo contributo, tramite l’analisi dei testi e la ricerca visuale, si vuole esaminare Nisida in qualità di esempio atto dimostrare come immagini e destino di molti piccoli spazi insulari siano connessi (e talora assoggettati) alle esigenze, ai desideri e ai miti della terraferma.
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