Il filmato fa il focus sul problema della speculazione edilizia che, sul finire degli anni ’60 del Novecento, ha avviato la cementificazione di molte aree verdi del territorio nazionale sottraendole agli ambienti boschivi, montani e marini. Tutto ciò per rincorrere il mito della seconda casa nei quadri culturali di un modello ostentativo del benessere posto in atto dal boom economico. Vengono intervistati due protagonisti della vita pubblica locale che si dimostrano portatori di interessi contrastanti: da una parte c’è chi considera i processi di antropizzazione dell’ambiente a fini turistici come un atto necessario per garantire alle comunità locali una possibilità di sviluppo economico e lavorativo, dall’altra c’è chi li considera come un tributo troppo alto da pagare al cospetto del beneficio apportato. Un beneficio, viene fatto rilevare, che avvantaggia i soli operatori commerciali e i praticanti di sport invernali a scapito della maggioranza della popolazione che subisce una compromissione grave del proprio ambiente di vita e di lavoro legate all’economie agro-silvo-pastorale.
TIMECODE: 00:00-03:30
In uno uno scenario paesaggistico di tipo invernale viene evidenziato il contrasto tra il richiamo al rispetto per l'ambiente segnalato dalla cartellonistica stradale e il succedersi di abusivismi edilizi a fini turistici e residenziali.
Titolo: Italia – A Pescasseroli si discutono le sorti del Parco Nazionale d’Abruzzo
Regia: N/A
Anno: 1970
Supporti: audiovisivo, pellicola b/n
Genere: cinegiornale, non fiction
Durata: 03:30
Soggetto conservatore: Archivio Luce
Complesso archivistico: Radar / R0400