La città del documentario è fatta di aree industriali e complessi residenziali delle periferie romane, eppure anche se compare raramente si avverte la presenza dell’uomo, in un ambiente fortemente antropizzato. La città è oppressa perché fatta di essere umani a loro volta oppressi, prigionieri di meccanismi quotidiani nell’intreccio tra industrializzazione e sviluppo urbano. Un essere “urbano” sempre più in preda ad interrogativi sulla sua condizione di vita, che prenderanno forma entro pochi anni nel discorso sulla sostenibilità di un modello di sviluppo apparentemente senza limiti.
TIMECODE 01:40-03:30
Scorcio del gasometro oggi elemento simbolico nello spazio urbano e post-industriale del quartiere Ostiense a Roma.
Titolo: La città oppressa
Regia: Luigi di Gianni
Anno: 1964
Supporti: audiovisivo, pellicola colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 10:52
Soggetto conservatore: CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa
Complesso archivistico: N/A