Il film è stato realizzato in Puglia, mentre erano in corso le lotte contrattuali dei braccianti e gli scioperi per richiamare l’attenzione sulla necessità primaria di portare acqua in una terra che potrebbe essere di straordinaria fecondità. Attorno a questo problema e alle possibili soluzioni politiche, finanziarie e tecniche, discutono i contadini, le popolazioni locali, i sindacalisti, gli uomini che si battono per sottrarre il Mezzogiorno alla secolare arretratezza. I microfoni non registrano soltanto le opinioni e le posizioni dei cittadini del sud: nel dibattito intervengono i metalmeccanici, i metallurgici, i chimici, gli edili del nord; il documentario vuole sottolineare il fatto che le più assillanti questioni del Mezzogiorno, come quella dell’acqua nelle terre della Puglia, non sono separabili dall’attuazione di un modello di sviluppo che, dando priorità alla questione meridionale, interessi la nazione intera in una prospettiva di progresso a vantaggio di tutti (fonte: AAMOD).
TIMECODE: 07:37-09:16
La diga di Occhito si rivela essere la testimonianza emblematica dello stato dell’agricoltura e del problema dell’acqua nel territorio pugliese, chiamando in causa un modello di sviluppo che mostra tutte le sue profonde criticità.
Titolo: Per un nuovo sviluppo dell’Italia (Terra e acqua nel Sud)
Regia: Wladimir Tchertkoff
Anno: 1973
Supporti: audiovisivo, pellicola b/n
Genere: documentario, reportage, non fiction
Durata: 41:16
Soggetto conservatore: AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico)
Complesso archivistico: AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico)