Il sottosuolo di Napoli non regge più il peso delle costruzioni volute dalla speculazione edilizia. Ci sono frane e voragini che si aprono improvvisamente inghiottendo frontoni di fabbricanti, persone, seminando il terrore tra chi è costretto a vivere nelle zone costruite sulla crosta di terreno che ha nel ventre il vuoto, scavato da antichissime gallerie di tufo corroso dalle acque sotterranee. FONTE: CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa
TIMECODE 2:38-04:52
Il sottosuolo di Napoli è un intrico di spelonche, caverne naturali, grotte comunicanti usate per ricavarne materiale edile. Questa condizione di fragilità è stata ignorata durante lo sviluppo urbanistico moderno della città: “basta un breve temporale per provocare frane...smottamenti di intere zone...a Napoli una speculazione edilizia spietata e rapace ha costruito dappertutto in modo caotico e raccapricciante, non solo, si è costruito superando i limiti di sicurezza che dovevano essere osservati data la natura geologico del suolo....non si è posto alcun freno..”
Titolo: Una città sul vuoto
Regia: Mario Carbone
Anno: 1968
Supporti: audiovisivo, pellicola colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 13:49
Soggetto conservatore: CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa
Complesso archivistico: N/A