Il documentario intende denunciare la discutibile gestione politica della città di Genova del secondo dopoguerra. Offre un interessante spaccato delle principali problematiche sotto il profilo economico, urbanistico, sociale (emigrazione). Si passano in rassegna zone della città quali il centro, il porto, Quezzi, la Valpolcevera, Certosa, Sampierdarena, Murta, San Teodoro, la Valbisagno, Quarto, la Pedemontana, Cornigliano, evidenziandone le difficoltà ambientali legate soprattutto all’inquinamento prodotto dalle fabbriche, di cui al tempo stesso si affronta il problema della chiusura, del ridimensionamento o del trasferimento di molte di esse (Ansaldo Fossati, Eridania, Bruzzo, SCI, Ansaldo San Giorgio, Piaggio, Morteo, Ansaldo Co., Ansaldo Meccanico, ex Bagnara, Mira Lanza, Elah, Saiwa, Rivalta Scrivia).
TIMECODE: 08:45-9:00
'[..] i democristiani e soci hanno fatto crescere la città come le galline degli allevamenti meccanici con le ossa da torri e le carni di un passero, qui le ossa sono il cemento, la carne il verde”
TIMECODE: 10:50-11:10
'[..] il nero dilaga” è il colore sulla carta geografica dell’espansione edilizia che arriva fino nelle valli dei fiumi e sui monti;'
TIMECODE: 18:10-18:36
'[..] il normale traffico da esaurimento nervoso che la politica urbanistica svolta di questi anni ci ha regalato.”
TIMECODE: 27:00-28:20
'Una città lineare che si sviluppi sulle colline del ponente dando ai genovesi quello che oggi hanno così poco: spazi verdi aria pulita e la possibilità che sembra quasi incredibile di affacciarsi su un panorama che sia quelle di non affacciarsi su cortili di case di muri qui in mezzo a questo verde lontano dai fumi e dagli odori e insieme vicino ai posti di lavoro dovranno sorgere delle case sul tipo di questa progettata da Le Corbusier tutta aperta al sole e al mare.'
Titolo: Genova, una città al bivio
Regia: Paolo e Vittorio Taviani
Anno: 1965
Supporti: audiovisivo, pellicola b/n e pellicola colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 33:30
Soggetto conservatore: AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico)
Complesso archivistico: AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico)