Per colmare il divario tra la nuova realtà urbana e industrializzato dell’Ivrea olivettiana e il mondo rurale del Canavese, nascono i centri comunitari, “per un’azione democratica e concreta”. Svolge una funzione importante l’Istituto per il rinnovamento rurale e urbano (IRUR), “una sorta di ministero della pianificazione”. Dal documentario si evince un tentativo di conciliare la progettualità con il territorio e le sue esigenze, di programmare l’evoluzione dell’assetto urbanistico, l’uso razionale delle risorse mediante la cooperazione, unire le forze dei contadini ai fini di una prosperità condivisa, secondo interessi costituiti e collettivi. Sebbene si parli esplicitamente di società e non ancora di territorio, l’idea di “comunità è in cammino”.
TIMECODE: 02:35-04:00
Nel sintagma viene sottolineato lo stridente contrasto tra il volto moderno di Ivrea, grazie ai successi della Olivetti nell'era della 'qualificazione tecnica e superiorità delle macchine', e quello del mondo agricolo e rurale segnato ancora da spazi, tempi e pratiche arcaiche, 'che sembra procedere con il passo dei buoi'.
Titolo: Comunità in cammino
Regia: Aristide Bosio
Anno: 1958
Supporti: audiovisivo, pellicola b/n e pellicola colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 19:05
Soggetto conservatore: CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa
Complesso archivistico: Archivio Olivetti