Il cortometraggio rappresenta la vita sulle rive del Lago di Bracciano come semplice e tranquilla. Pescatori e cacciatori vivono in equilibrio con la natura, inconsapevoli paladini in difesa di un mondo che rischia di scomparire per la contaminazione del progresso. Nel documentario compare una “lestra”, un capanno di paglia usato temporaneamente da pastori o agricoltori durante la transumanza nelle aree pre-appenniniche.
TIMECODE 00:00-01:24
La 'gente d'acqua' è composta da pescatori e cacciatori, in riva ad un borgo innominato perché rappresenti idealmente i laghi appenninici ('Inutile fare il nome', eppure riconoscibile. Un luogo 'mai conosciuto dai turisti', dunque visto come intatto nella sue pratiche sociali, nelle tradizioni rurali. Un mondo ristretto ('un lago piccolo e domestico come il paese', ma esemplare.
Titolo: Gente d’acqua
Regia: Guido Rosada
Anno: 1954
Supporti: audiovisivo, pellicola colore
Genere: documentario, non fiction
Durata: 08:59
Soggetto conservatore: CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa
Complesso archivistico: Fondo VIdea